GBPUSD: le parole di Powell non fermano il calo della Sterlina

Nonostante le parole rassicuranti di Powell sulla fine momentanea dei rialzi del tasso di interesse, la Sterlina è la valuta che meno ha beneficiato dalle parole del governatore della FED.

Infatti nella sola giornata di oggi dopo il massimo registrato a 1.2835 i prezzi si sono indeboliti fino a toccare nuovamente il supporto importante di 1.2755 dollari.

Il quadro tecnico di breve termine ruota attorno al forte indebolimento subito a seguito degli accordi con l'UE sulle condizioni di uscita dalla zona Euro, evidentemente giudicata dagli operatori penalizzante per il Regno Unito.

A partire dai massimi a 1.3170 di inizio novembre il Cable infatti perde terreno contro tutte le principali valute, Dollaro Usa in testa, registrando un minimo relativo a quota 1.2723.

L'analisi del indicatore di trend cci conferma la negatività di breve termine risultante dalla formazione long black candle dello scorso 15 novembre, scaturita dagli accordi su Brexit.

Successivamente i prezzi si sono attestati, senza mai superarla, lungo la fascia di resistenza compresa tra 1.2890 e 1.2855, come evidenziato dal cci che non assume mai valori superiori allo zero.

È assolutamente vitale scongiurare il cedimento di quota 1.2720 , che rischierebbe di innescare un nuovo calo con obiettivo 1.2630 entro la prossima settimana.

Strategia operativa

Per le posizioni long: attendere la verifica del supporto di 1.2740 da cui far partire un ordine pendente, con stop loss a 1,2680, target 1.2830 prima e 1.2880 dollari in seguito.

Per le posizioni short: collocare ordini pendenti lungo la fascia di resistenza compresa tra 1.2880 e 1.2840, suddividendo il capitale in più momenti di acquisto, con stop loss complessivo di almeno 70 pips rispetto al prezzo medio e target a 1.2735
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