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Verso calo settimanale di oltre 3%, rischi offerta si attenuano

I prezzi del greggio scendono, avviandosi verso un calo settimanale di oltre il 3%, frenati dall'attenuarsi dei timori sui rischi per l'offerta legati al conflitto tra Israele e Hezbollah e dalla prospettiva di forniture più abbondanti nel 2025, anche se si prevede che l'Opec+ estenderà i tagli alla produzione.

** Ieri Israele ed Hezbollah si sono accusati a vicenda su presunte violazioni del cessate il fuoco entrato in vigore il giorno precedente. Tuttavia, l'accordo per il cessate il fuoco ha ridotto il premio sul rischio del petrolio questa settimana, facendo scendere i prezzi.

** Alle 11,30 i futures sul Brent BRN1! sono in calo di 62 centesimi, o dello 0,85%, a 72,66 dollari il barile. I futures sul greggio West Texas Intermediate (Wti) CL1! cedono 38 centesimi, o lo 0,58%, a 68,32 dollari il barile. Il Brent è sceso del 3,3% nella settimana, mentre il Wti ha perso il 3,8%.

** Il conflitto in Medio Oriente non sta frenando l'offerta, che si prevede sarà più ampia nel 2025. L'Agenzia internazionale dell'energia (Aie) vede la prospettiva di un eccesso di offerta di oltre 1 milione di barili al giorno, ovvero più dell'1% della produzione globale.

** L'Opec+ ha rinviato la sua prossima riunione sulla politica di produzione al 5 dicembre dall'1 dicembre, durante la quale dovrebbe decidere un'ulteriore estensione dei tagli alla produzione.

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