Dollaro vicino alle resistenze chiave


Persiste la forza di dollaro, trascinato dai dati migliori delle attese e dal delta tasso in aumento rispetto alle altre valute, specialmente dopo la pubblicazione dei prezzi al consumo Usa, che ha evidenziato un rallentamento dell’inflazione. EurUsd è sceso a ridosso di 1.0910 mentre il Cable ha toccato quota 1.3025. UsdJpy in discesa e in controtendenza, specie dopo le “minacce” della Boj di possibile rialzo dei tassi se UsdJpy dovesse superare quota 150.00.

Così avanza anche il UsdCad, ormai in prossimità della resistenza chiave di 1.3790 00. Le oceaniche restano deboli con una prevalenza di Nzd rispetto ad Aud che tiene meglio. Correggono quindi i cross dello Jpy (ovviamente a favore di valuta giapponese), mentre il Franco svizzero si rafforza contro Euro, per debolezza di moneta unica e torna a 0.96360 da 0.9420 di ieri. UsdChf rimane nel trading 0.8560 0.8600, almeno per ora. In sitesi, la forza del dollaro rimane intatta, anche per la seconda settimana consecutiva e i ribassi, per ora, appaiono esclusivamente correttivi.

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USA, CPI RALLENTA

Il tasso di inflazione, misurato dai prezzi al consumo, su base annua, ha rallentato per il sesto mese consecutivo, arrivando al 2,4% nel mese di settembre, il livello più basso dal febbraio 2021, rispetto al 2,5% di agosto. Tuttavia, i dati sono stati superiori al consensus che era del 2,3%. I prezzi dell’energia sono diminuiti, principalmente a causa della benzina e dell'olio combustibile, mentre i prezzi del gas naturale sono saliti in controtendenza. Inoltre, i prezzi hanno continuato a scendere per i veicoli nuovi, ma anche per le auto e i camion usati.

In aggiunta, va ricordato che, l'inflazione è accelerata per i prodotti alimentari e i trasporti. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, al di sopra delle previsioni dello 0,1%. Il tasso di inflazione core annuale è salito inaspettatamente al 3,3%, rispetto al 3,2% dei due mesi precedenti. Infine il tasso di inflazione core mensile è rimasto allo 0,3%, come ad agosto ma al di sopra delle previsioni dello 0,2%.

LE MINUTE DELLA BCE

I verbali della riunione di politica monetaria della BCE di settembre hanno mostrato una Banca centrale fiduciosa che l'inflazione sarebbe tornata al 2% (target) entro la fine del 2025. Tuttavia, si legge che il board prevede che la volatilità dei prezzi continuerà ancora almeno fino a fine anno, con un'inflazione di fondo relativamente elevata. Inoltre, Bruxelles ha suggerito che una graduale riduzione dei tassi di interesse sarebbe appropriata se i dati in arrivo fossero allineati con proiezioni.

Se ci fossero segnali di rapida disinflazione o di una ripresa economica in ritardo, potrebbe essere necessario un aggiustamento più rapido. Al contrario, una disinflazione più lenta o un'economia in rapida ripresa potrebbero giustificare un aggiustamento più graduale. I funzionari hanno di conseguenza ribadito che, avrebbero continuato a seguire un approccio dipendente dai dati senza stabilire a priori un particolare percorso, o tantomeno ritmo di abbassamento del costo del denaro. Ricordiamo che la Bce ha tagliato il tasso di rifinanziamento principale al 3.65% a settembre.

JOBLESS CLAIMS

Il numero di persone che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato di 33mila unità, raggiungendo un totale di 258 mila nella settimana conclusasi il 5 ottobre, superando le aspettative di mercato di 230 mila. Tale numero rappresenta il livello più alto degli ultimi 14 mesi, in gran parte guidato dagli effetti dell'uragano Helene.

Nel solo Michigan, le richieste sono aumentate di 10.667 nelle ultime due settimane, principalmente a causa dei licenziamenti nei settori manifatturiero e gestionale. Anche la Carolina del Nord e la Florida hanno registrato aumenti. Inoltre, le richieste in sospeso sono aumentate di 42.000 a 1.861.000 durante la settimana precedente.

GERMANIA, QUALCHE SPIRAGLIO

Le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dell'1,6% mese su mese ad agosto, dopo un aumento dell'1,5% a luglio. Le vendite hanno registrato un aumento sia nelle categorie alimentari che non alimentari così come sono cresciute le vendite nell'e-commerce e nella vendita per corrispondenza. Le vendite al dettaglio erano diminuite sia a giugno che a maggio. Su base annua, le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate del 2,1% ad agosto.

Buon trading e buon fine settimana.

Saverio Berlinzani



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