Avvio di settimana debole a Piazza Affari su cui pesa soprattutto lo stacco cedola di varie "big", come Banca Mediolanum, Eni, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Poste Italiane.
Il future sul FtseMib con scadenza Dicembre 2022 scambia al momento della scrittura in calo dello 0.4%; la giornata di venerdì si era chiusa a 24.532 punti, mostrando un rialzo di oltre l’1%.
In questa ottava ci sarà l’attesa per i verbali delle ultime riunioni di Fed e Bce, che permetteranno di capire di più sui prossimi rialzi dei tassi, anche se Christine Lagarde ha già ampiamente affermato che i tassi di interesse dovranno salire ancora.
Nella precedente analisi sul FtseMib avevo sottolineato come il mercato avesse bisogno, dopo gli ultimi rialzi, di una fisiologica fase di consolidamento.
E’ andata a target anche la strategia short proposta in quella occasione, con il mercato che dopo aver rotto al ribasso quota 24.285 ha raggiunto velocemente i 24.100 punti, prima di tornare all’interno della precedente area di trading range.
Guardando il grafico è possibile osservare come l’indice italiano si stia ancora muovendo in laterale in questo momento e al di sotto dell’area di resistenza compresa tra 24.750 e 25.000 punti, già più volte segnalata e che rappresenta la più importante area resistiva formata dal FtseMib in questo 2022.
Il mercato si sta mostrando comunque tonico e soprattutto i mercati europei in questa fase continuano a mostrare una forza relativa superiore rispetto agli omologhi americani.
E’ possibile quindi che dopo questa fase di consolidamento il FtseMib sia pronto a ripartire con gli acquisti, tenuto conto che ora il mercato ha una base di appoggio sull’ultimo minimo di swing a 24.100 punti, comunque distante oltre 500 punti.
A seguito del recupero di venerdì scorso e all’annullamento della barra ribassista del giorno precedente data dalla chiusura di venerdì sopra quota 24.560, valuto ora acquisti in buy limit a partire da pullback in area 24.350 punti, con stop a 24.100 punti e target a 24.650 ed in estensione 24.750 punti; eventuali acquisti sul breakout di 24.650 continuano invece a non presentare un accettabile rapporto tra rischio e rendimento.
Lato short invece sarà possibile operare in caso di breakout di 24.100, poiché il mercato competerebbe ora un modello di distribuzione a doppio massimo decrescete; in tal caso il target sarebbe da ricercare a 23.750 punti, livello dove poi mi aspetto una reazione. Ritengo comunque che un nuovo impulso direzionale in acquisto scaturirebbe soltanto in caso di breakout di livelli superiori a quota 24.900 punti.
Per ingressi long sui pullback ritengo invece opportuno attendere il retest dei supporti a 23.750, 23.500 e 23.100 punti, mentre un ritorno sotto i 23.000 punti rimane il driver da monitorare in ottica di assistere ad un ritorno della debolezza.
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