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Andando ad impostare i vari ETF settoriali ed analizzandoli rispetto all'SP500 possiamo andare a condurre un confronto tra il settore ed il mercato di riferimento. La costruzione di un grafico di forza relativa si ottiene su tradingview andando ad impostare la seguente frazione: ETF SETTORIALE /MERCATO DI RIFERIMENTO. In questa maniera otterremo un grafico che salirà nel momento in cui il numeratore aumenterà di valore, viceversa per il denominatore.
La salita dell'indicatore non significa necessariamente che l'ETF abbia guadagnato, ma può anche indicare una situazione nella quale il settore è sceso meno del mercato. Per questo motivo, i segnali di forza relativa devono essere obbligatoriamente confrontati con l'analisi tecnica dei settori.

Un approccio basato sulla forza relativa può dare dei segnali settoriali, a seconda delle regole impostate dall'analista (nel nostro caso il cross tra l'indicatore e la media). Ipotizzando una fattispecie del genere, ed a parità di altri fattori, andiamo a vedere i segnali generati da questo sistema nel 2022, basandoci sul più semplice dei cross, con un timeframe giornaliero ed impostando una semplice regola di uscita per settore sulla perdita del 15%.

Settore Healthcare: ingresso a 24 gennaio 2022;
Real Estate: ingresso 1 marzo 2022;
Consumi stabili: ingresso 3 gennaio 2022;
Energy: ingresso 3 gennaio 2022;
Utilities: ingresso: 20 gennaio 2022;
Materie prime: ingresso 23febbraio 2022;
Finanziario: ingresso 05 gennaio 2022;
Industriali: ingresso 10 marzo 2022.

Andiamo a verificare sui vari ETF le performance e le perdite che questo semplice approccio - senza alcun filtro aggiuntivo - avrebbe comportato, ipotizzando per il money managment un capitale di 100.000 dollari, con esposizione massima per settore del 10% (10.000 dollari).

Settore Healthcare: +1.88% (10.000*1.88%= +188);
Settore Real Estate: - 1.97% (10.000*-1.97%= -197);
Consumi Stabili: - 3,00% (10.000*-3%= -300);
Energy: +54.00% (10.000*54%= +5400);
Utilities: +8.25% (10.000*8.25%= +825);
Materie Prime: +7.33% (10.000*7.33%= +733);
Finanziario: -13% (10.000*-13%= - 1300);
Industriale: -1.76% (10.000*-1.76%= -176).

Il risultato ad oggi sarebbe: (188-197-300+5400+825+733-1300-176)= + 5173,00
Nessuna posizione avrebbe toccato lo stoploss (l'unico settore che è andato vicino è il finianziario).
Pertanto, considerando anche il money managment, la semplice strategia del comprare il settore più forte secondo un semplice set di regole, ha portato ad una performance del +5,17%, rispetto all'SP500 che da inizio anno perde il 13.01%.
Si potrebbe opinare che il risultato sia "falsato" dalla performance eccezionale del settore Energy. Se per qualche ragione non avessimo effettuato l'operazione in XLE, la nostra performance sarebbe stata - 227 euro che rispetto al capitale è pari al -0.22%.
Cosa ci ha permesso di essere più performanti del mercato?
Il non aver incluso alcuni settori come Ciclici, Tecnologici e delle Telecomunicazioni, che hanno letteralmente "affossato" gli indici.
Quest'approccio può essere utilizzato come base di partenza per la definizione di una strategia più complessa.
confrontoforzarelativaTechnical IndicatorsstrategiaTrend Analysis

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