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Italia, Istat rivede al ribasso inflazione ottobre ma resta a max da marzo 1984

Istat ha ritoccato al ribasso il dato sull'inflazione di ottobre, che resta però al livello più alto da marzo 1984, trainata ancora una volta dagli energetici.

Secondo i dati definitivi resi noti stamani da Istat, nel mese in esame il Nic ha evidenziato rialzi del 3,4% su mese e dell'11,8% su anno. Il dato preliminare indicava rialzi del 3,5% su mese e dell'11,9% su anno.

A settembre l'indice aveva segnato incrementi di 0,3% su mese e 8,9% su anno.

L'inflazione 'di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a 5,3% da 5,0%, e quella al netto dei soli beni energetici a 5,9% da 5,5%.

Il cosiddetto carrello della spesa - costituito da beni alimentari, per la cura della casa e della persona - sale al 12,6% dal precedente 10,9%. Una crescita del genere, sottolinea Istat, non si registrava da giugno 1983.

Accelerano anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto passando a 8,9% da 8,4%.

L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a 8,0% per l'indice generale e 3,7% per la componente di fondo.

Passando all'indice armonizzato Ipca, anche in questo caso Istat ha rivisto i dati al ribasso: +3,8% su mese e +12,6% su anno, da +4,0% e +12,8% della lettura preliminare.

A settembre l'Ipca aveva registrato rialzi di 1,6% a livello congiunturale e 9,4% a perimetro annuo.

Seguono i dati forniti da Istat per l'indice Nic:

OTTOBRE

SETTEMBRE

AGOSTO

Variazione mensile

3,4r

0,3

0,8

Variazione annua

11,8r

8,9

8,4

Indice (base 2015=100)

118,1r

114,2

113,9

Dati forniti per l'indice Ipca:

OTTOBRE

SETTEMBRE

AGOSTO

Variazione mensile

3,8r

1,6

0,9

Variazione annua

12,6r

9,4

9,1

Indice (base 2015=100)

120,0r

115,6

113,8

'r'=rivisto

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